DOMINIQUE DI PIAZZA
 
 

 

Il mitico bassista di John McLaughlin è stato intervistato di recente; riportiamo i testi tradotti, che condensano la sua personalità:
D. Parlando dei bassisti da cui sei stato influenzato, mi viene da pensare a Jaco Pastorius. Prima, mentre suonavi il basso, si scherzava su "Jaco de Lucia" (Dominique Di Piazza ha suonato al basso brani alla Paco De Lucia in modo eccellente, pochi minuti prima dell'intervista - ndt). Puoi dirci qualcosa dell'influenza di Jaco Pastorius e della sua influenza sul tuo stile?

R. Certo, ha avuto una influenza molto grande: quando ho sentito per la prima volta Jaco, ho realmente deciso di suonare il basso e di farlo sul serio, questo è successo quando avevo vent'anni.
Il suo modo di suonare, così unico, sia per la melodia che per l'armonia e la ritmica, ne ha fatto un musicista completo: mi ha aiutato realmente ha trovare una mia personalità. Lui aveva una personalità molto forte quando scriveva la musica e come bassista... beh, posso dire che quando suonava non era mai banale, riusciva sempre a dire qualcosa, come se parlasse o raccontasse una storia; Jaco è una delle mie influenze.

D. L'ultimo argomento di cui volevo parlare con te è una cosa che ho letto in rete sulla tua storia... sei stato lontano dalle scene musicali per sette anni alla ricerca della spiritualità... puoi dirci qualcosa di questa tua esperienza e del cd che tu hai realizzato di inni spirituali?

R. Posso dire di aver scoperto la fede e sono diventato cristiano dieci anni fa - ero nato e cresciuto come cattolico, ma non avevo avuto nessuna relazione con Dio; l'esperienza che ho fatto in quel periodo è stata molto forte: la Bibbia dice che quando entriamo in comunione, in relazione personale con Gesù Cristo, è come se avvenisse una seconda nascita; ho sperimentato questa nuova nascita spirituale e ho raggiunto la pace nel corpo e nell'anima, è stata una cosa tanto forte che ho voluto approfondirla studiando la Bibbia e le Scritture tanto da conseguire una laurea in Teologia, in questi anni. É stata una cosa decisamente nuova per me: sono diventato un fervente credente e sono stato chiamato a fare il pastore, assisto alla cerimonia celebrata dal pastore. Allo stesso tempo sono rimasto legato alla musica, avevo comunque bisogno di suonare, la musica è una parte molto importante della mia vita; ma ho scoperto che ci sono cose molto più importanti nella mia vita come la mia famiglia, Dio prima di tutto, la vita, le persone che mi sono vicine. La musica fa parte della vita, mentre prima consideravo la musica come una divinità, cosa che è sbagliata: ho cercato, attraverso la mia musica, di scoprire chi ero realmente e chi ero in Lui ora, come nuovo cristiano... Per questo ho deciso di seguire Dio e la mia fede e di vendere tutto, anche il mio basso, per cercare di diventare pastore, ho sentito nel mio cuore una chiamata forte alla predicazione del messaggio di Dio: e così ho fatto.
Come nelle Chiese Protestanti, nella nostra Chiesa cantiamo molto, suoniamo, abbiamo tre funzioni alla settimana, la musica fa parte della liturgia: in questo modo ho scoperto una nuova visione della musica attraverso il gospel e gli spiritual. Ho cominciato ad accompagnare con la chitarra i cantanti durante le funzioni e dopo un po' di tempo, grazie a questo lavoro specifico con la chitarra ho deciso di suonare e incidere questi inni, i vecchi spiritual, le canzoni tradizionali che ho arrangiato in modo particolare e ho fatto questo disco con chitarra e basso...

D. Tu suoni entrambi gli strumenti in questo lavoro...

R. Si, ho fatto tutto da solo... e quindi i tempi sono stati maturi perchè tornassi nuovamente a suonare jazz ed è stato il motivo per cui abbiamo concepito il progetto con Bireli Lagrene e Dennis Chambers; già dieci anni prima avevamo formato questo trio e avevamo fatto un concerto e, quando ho smesso con la musica, si pensava di fare concerti, di registrare un disco con quella formazione; così, quando sono tornato a fare musica, ho chiamato il manager, Christian Peygot, per dirgli che ero pronto ed abbiamo realizzato un cd (Front-Page - ndt) che ha vinto un premio in Francia, il Grammy francese, siamo andati in televisione ed è stato eletto come miglior disco di jazz in Francia quell'anno; questo mi ha incoraggiato, visto che era il mio primo disco che facevo dopo dieci anni.